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lunedì 11 maggio 2015

Soffocami, Blood & Bonds #1 di Chiara Cilli (Con intervista all'autrice) -> WAITING FOR


Avevo tutto ciò che ho sempre sognato.
Non ho mai avuto la vita che sognavo.

Avevo lavorato sodo per arrivare dov'ero.
Violenza, soprusi e crudeltà mi avevano segnato per dieci anni.

Ero pronta a portare l'azienda di famiglia ai vertici del successo. 
Ero pronto a saziare la mia vendetta contro chi aveva abusato di me per lungo tempo.

Poi mi hanno rapita. 
Così ho preso la figlia di Nikolayev.

Ora devo sopravvivere a un uomo che mi consuma l'anima.
Non importa quanto lotterà, non ha scampo.

Non posso lasciare che mi soffochi con la sua presenza letale.
Perché la ucciderò.


Ok già quello che abbiamo letto nella trama penso sia davvero molto forte, ma Chiara Cilli è proprio a questo che ci ha abituati fino ad ora, e non ci aspettiamo niente di meno. 
Penso proprio che anche questo sarà un libro da cardiopalma.

Booktrailer

Intervista all'autrice Chiara Cilli

1. Voglio diventare una scrittrice, quando lo hai deciso?

Mi piace pensare di non essere stata io a deciderlo, ma il destino. Proprio l'altro giorno mia madre ha ritrovato un Diploma di Scrittore datato 2002, quindi direi che era proprio scritto nelle stelle!

2. Che sensazioni provi mentre scrivi?
Dipende dalla scena che sto scrivendo, ovviamente. E' come se io fossi una spettatrice in un teatro vuoto e gli attori stessero recitando solo per me: devo concentrarmi al massimo per catturare le emozioni che mi trasmettono.

3. Con che metodo scrivi? Un pezzo ogni giorno oppure solo quando sei ispirata? 
Sono una maniaca del controllo - direi che soffro quasi di DOC (disturbo ossessivo compulsivo) - quindi ogni giorno, puntualmente, mi metto al pc e scrivo. Solitamente di pomeriggio, ma se devo ingannare il cervello perché magari mi sono bloccata, anche di mattina.

4. Da dove è nata l'ispirazione per questo libro?
Credo sia stato il personaggio di Paul Spector nella serie The Fall a darmi il primo input, poi sono subentrati altri fattori, come la lealtà familiare, che mi hanno trasmesso le performance di altri attori.

5. Ci sono, nel libro, riferimenti a fatti personali o a persone realmente esistenti? 
Assolutamente no, è una storia del tutto immaginaria.

6. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, no.

7. Mentre scrivi, pensi alle critiche che potresti ricevere?
Mentre scrivo no, ma so che ce ne saranno, soprattutto se lettori che non gradiscono gli argomenti trattati decideranno comunque di approcciarsi al romanzo. Bisogna solo tenere a mente che stiamo parlando di una storia inventata e non prendere i contenuti come un'offesa personale. Spero che la storia piaccia almeno a una persona, perché poi ho il dovere di continuare a scrivere per non deluderla.
8. Hai mai avuto il famigerato 'blocco dello scrittore'? 
Sì, certo. Un po' di musica, la casa vuota per provare la scena ed è tutto superato!

9. Che consigli daresti a chi ama scrivere e vuole diventare scrittore? 
Di non dimenticare mai chi siete e che tipo di storia volete raccontare. Di non arrendervi e farvi affossare dalla critiche mirate a colpire voi, non la vostra opera. Di credere sempre nel vostro lavoro perché, come ho detto prima, l'importante è che ci sia almeno una persona che vi apprezza e vi sostiene. Una persona che poi parlerà di voi con i suoi amici, e i suoi amici con i loro amici, e così via!

10. Ci daresti una citazione in anteprima?



Grazie Chiara 

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