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giovedì 8 ottobre 2015

Recensione: Punto di non ritorno di Lee Child



Ed ecco a voi la prima recensione che inaugura la nuova rubrica:
La vostre recensioni

Iniziamo alla grande con: Punto di non ritorno di Lee Child


Quella che vi presento oggi è una recensione molto speciale, perché da il via ad una nuova sezione del mio blog, una sezione in cui tutti voi potete inviarmi le vostre recensioni di libri ed io le pubblicherò

Chi è Jack Reacher? E perché è così affascinante? Jach Reacher è molte cose diverse…

Principalmente è un ex militare, ma è anche un poliziotto e nel contempo stesso un vagabondo... Ex maggiore della polizia militare americana, ex comandate di una unità speciale, la 110° della polizia militare, è un duro dei più duri. 
D’altra parte quando un poliziotto gli chiederà che lavoro fa un poliziotto militare lui risponde:
“Come voi, l’unica differenza è che ogni sospettato è un soldato addestrato”. 
In fondo Jack Reacher doveva anche arrestare uomini per i quali il governo aveva pagato milioni di dollari in addestramenti, uomini dei reparti speciali, e quindi lui doveva essere più bravo dell’elite. 

E’ alto quasi due metri per 100 kili di peso, ha una memoria eidetica e non ha bisogno della sveglia e dell’orologio, in questo è un uomo del passato, non ha un orologio per cui usa un orologio interno mentale preciso al minuto secondo. Come fa a svegliarsi alle 6.00 puntando la sveglia interna? E’ uno dei misteri di Jack.

Allora abbiamo visto che è un soldato addestrato, fin qui nulla di unico. Poi però è un investigatore che si inserisce nel solco dell’investigatore razionale e deduttivo alla Holmes anche se le sue investigazioni non sono una sfida al lettore di queeniana memoria, è quasi impossibile per il lettore capire cosa sta succedendo o chi è il colpevole perché non ha in mano tutti gli elementi necessari, questo non vuole dire però che Reacher non segua un approccio scientifico.

Arriviamo al vero fascino di Jack Reacher il fatto che sia un nomade, una sorta di di Corto Maltese in giro per gli Stati Uniti. Il suo bagaglio? Uno spazzolino da denti e il dentifricio!! Gli abiti? Lui compra ai negozi ad un euro e butta via quelli che aveva indosso… a dire la verità non è chiarito cosa faccia con le mutande ma cerchiamo di non essere troppo pedanti… Abita nei motel e viaggia sui pulmann (per qualche motivo Jack odia i treni)… quando gli chiedono ma non hai una casa? Lui dice che ne ha avuta uan in eredità e l’ha venduta subito ed elenca le motivazioni (fiscali e di costo) per cui una casa ti rovina la vita.. se Jack fosse italiano aggiungerebbe ICI, IMU, TASI TARI e sicuramente non potremmo dargli torto..

Ma come vive Jack? Facendo lavori saltuari, con la liquidazione da soldato e con premi occasionali che guadagna quando fa l’investigatore. In parte lui vive sempre quello che sogna ogni uomo: un quindici giorni in giro per il mondo senza che nessuno (leggi madre, fidanzata, moglie , figlia a seconda delle età) gli rompa i cabasisi.
La libertà assoluta senza lavorare (di base il sogno di ogni italiano.. Jack Reacher ha la madre francese ma il DNA di base è italiano).. la sua peculiarità è che lui va avanti da dieci anni così… l’italiano medio reggerebbe massimo due settimane… Ogni tanto anche io ho questo desiderio però anche non avere nessuna tana è molto difficile…

Jack e i nemici della giustizia… è molto semplice … sono morti.. non c’è da aggiungere altro Jack e le donne… mediamente cadono ai suoi piedi e poi come tutte le donne gli pongono delle condizioni tali che lui è costretto a lasciarle.. le condizioni sono: 
1) Risiedere nello stesso luogo per piu di 11,5 mesi all’anno 
2) Avere una casa
3) Avere un lavoro fisso
4) Avere una casa
5) Avere una donna fissa
6) Pulire la casa
7) Avere un’assicurazione sulla vita
Normalmente lui si ferma alla uno, a noi piace pensare che in realtà sia la tre che lo blocca e lo fa fuggire definitivamente!!!

Comunque alla fine Jack Reacher si può capire solo leggendolo, i romanzi sono quasi quindici… alcuni molto belli , altri solo belli… iniziate da uno qualsiasi e poi scoprirete che vorrete leggerli tutti…

Simon De Monfort


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