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mercoledì 16 marzo 2016

Recensione: Per sempre noi di Sarah Dessen


Per la rubrica 'Le vostre recensioni' oggi con mio enorme piacere e grande soddisfazione vi presento la recensione di Sara Pensieri del libro young adult di  Sarah Dessen 'Per sempre noi'.

Bella  recensione davvero, i miei più vivi complimenti per Sara che si è cimentata per la prima volta nella sua vita in una recensione.
Lo scopo di questa mia rubrica era proprio questo, mettersi in gioco e provare a mettere nero su bianco tutto ciò che un libro ci lascia dentro, darsi una possibilità.

BRAVA SARA!!!


Sydney è cresciuta all’ombra del fratello, quasi fosse invisibile. È lui che è sempre stato al centro dell’attenzione, nella sua famiglia. Nonostante i guai che combina. L’ultimo è stato davvero grosso: si è messo al volante della sua auto ubriaco, ha investito un ragazzo e ora sta scontando un periodo di carcere. E mentre i familiari si preoccupano per Peyton, Sydney non riesce a darsi pace per la vittima dell’incidente, attirando su di sé le critiche dei genitori. Le cose per lei cambiano quando, nella nuova scuola che frequenta, fa amicizia con Layla, una ragazza effervescente che presto le fa conoscere la propria famiglia, ben diversa da quella di Sydney. I Chatham sono affettuosi e accoglienti, e stando con loro Sydney si accorge di essere finalmente accettata, apprezzata. Ma sarà l’incontro con il fratello maggiore di Layla, Mac, a fare la differenza. Lui è tranquillo, attento, protettivo, e attraverso i suoi occhi Sydney si sentirà per la prima volta vista, vista davvero.



“Bisognava prima aver sperimentato qualcosa – il cambiamento, la leggerezza,
l'amicizia – per capire cosa avevi perso”

Sydney è un'adolescente che è sempre cresciuta all'ombra di Peyton, il fratello maggiore. La storia inizia quando la sua vita è già stata sconvolta dall'infinita catena di scelte sbagliate che il ragazzo ha commesso, fino all'ultima, la più grave, che lo ha fatto condannare ad alcuni mesi di carcere. Così, stanca delle continue attenzioni dovute a questi eventi, dei quali lei continua a subirne indirettamente le conseguenze, decide di trasferirsi in un'altra scuola dove nessuno la conosce e dove spera finalmente di poter ricominciare a vivere nell'anonimato. Ma contro ogni sua previsione qui conosce Layla e per quanto le due ragazze siano completamente diverse diventano subito amiche. Così la vita di Sydney cambia e acquista una nuova prospettiva. Le ore pomeridiane che prima temeva tanto, perché passate da sola a casa davanti alla tv, diventano da qual momento quelle che ogni giorno aspetta impazientemente.
Non voglio aggiungere altro sulla trama perché come in ogni storia è bello poterla scoprire un po' alla volta, immergendosi nella lettura.

“Quando si scopre la verità, quando è dentro di noi,
non la possiamo più dimenticare”

Per sempre noi è un young adult coinvolgente ma allo stesso tempo delicato, che riesce a trattare temi importanti, come il senso di colpa, la paura di essere soli, le conseguenze che hanno le nostre azioni e quelle degli altri, senza diventare pesante ma dando comunque modo al lettore di poter riflettere.
Lo stile di Sarah Dessen è semplice e scorrevole. Unica critica che mi sento di fare è l'utilizzo di troppi flashback nella parte iniziale, utili senza dubbio per chiarire gli eventi passati, ma avrei preferito che alcuni fossero snelliti o totalmente evitati per rendere così la narrazione ancora più scorrevole.
I personaggi secondari sono ben descritti e hanno proprie personalità ben definite. Anche se parlare di personaggi secondari mi sembra errato e li definirei piuttosto dei coprotagonisti, in quanto sono tutti molto presenti e importanti per lo sviluppo della storia e per la crescita della protagonista. Ognuno di loro è riuscito a farmi provare qualcosa, una sensazione.

“Anche tuo fratello ha iniziato con un errore-, replicò - che poi ha portato a un altro
 errore e a un altro ancora”

Ho profondamente odiato i genitori di Sydney, soprattutto la madre. Troppo concentrata a difendere Peyton, anche quando ogni difesa è inutile, non riesce a capire che la figlia non è come il fratello e che non può pagare per gli errori che lui ha commesso.
Non so quante volte avrei voluto poter entrare nella storia e poter parlare per Sidney, quando lei non ne aveva il coraggio o la forza. Ho sperato sempre più che la donna si accorgesse dei gravi errori che stava commettendo.

“Avevo l'impressione che stare accanto a lui in un furgone impolverato con la radio
a basso volume non fosse una cosa nuova, ma piuttosto come tornare in un posto
familiare dopo tanto tempo."

Diversamente da quello che mi aspettavo la storia d'amore pur essendo presente non è il punto focale del libro, anzi fa quasi da sfondo, viene appena accennata. Non ne ho sentito però la mancanza in quanto questo è un libro che parla di amicizia, di trovare se stessi, di affrontare le proprie paure. Credo che dare maggiore spazio alla love story avrebbe rovinato il perfetto equilibrio che la scrittrice è riuscita a creare.

“Non era realistico aspettarsi di essere felici sempre.
Nella vita vera, si è fortunati ad andarci vicino.”

Generalmente sono una persona che nei libri e nei film non ama i finali aperti, che vuole che ogni singola storia alla fine giunga ad una sua conclusione chiara e precisa. In questo caso però ho apprezzato la scelta dell'autrice di lasciare qualcosa d'incompleto. Evitando così il rischio di cadere nel classico finale buonista, troppo spesso utilizzato, o di allungare più del necessario la narrazione. Inoltre credo che concludere con quella semplice domanda abbia dato maggiore realismo alla storia perché nella vita non si possono avere tutte le risposte, bisogna andare avanti e vedere cosa ci riserva il futuro.

“Non si poteva mai prevedere cosa si aveva davanti: il futuro non poteva essere
 infranto perché non era ancora avvenuto. Prima stai camminando in un bosco
 oscuro, da sola, poi il paesaggio cambia. É qualcosa di meraviglioso, inaspettato,
quasi magico, che non avresti mai scoperto se non avessi continuato a camminare.
 Come un nuovo amico che sembra essere lì da sempre, o un ricordo che non dimenticherai mai”

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