Oggi la rubrica 'Le vostre recensioni' accoglie una nuova adepta: Moira M., che fa il suo debutto con la recensione del romanzo “Infinito +1”, il terzo libro (autoconclusivo) tradotto in lingua italiana della scrittrice Amy Harmon, autrice anche de “I cento colori del blu” e di “Sei il mio sole anche di notte”.
Una gran bella recensione quella di Moira, che ci fa capire quanto bello sia questo romanzo e quanto le è piaciuto...
BEL LAVORO MOIRA!!!
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Bonnie Rae Shelby è una superstar. È ricca, bellissima e famosa. E desidera morire. Finn Clyde è un signor nessuno. È brillante e cinico. Ma è completamente a pezzi. E tutto ciò che vuole è la possibilità di vivere ancora. Finn ha un passato con cui confrontarsi, Bonnie un futuro che non vuole affrontare. Un ragazzo, una ragazza, una strana serie di circostanze impreviste e una scelta: voltarsi dall’altra parte e ignorare ogni cosa o tendere la mano e rischiare tutto. Così, mentre il ticchettio di un orologio scandisce il tempo della scelta, inizia la loro avventura, un viaggio che cambierà per sempre le loro vite.
"In che cosa credi, Finn?" "Credo nei numeri. Quelli che si vedono, e quelli che non si vedono. I numeri reali e quelli immaginari, i razionali e gli irrazionali, e tutti i punti e le linee che proseguono all'infinito. I numeri non mi hanno mai abbandonato. Non imbrogliano. Non mentono. Non fingono di essere ciò che non sono. Non hanno limiti temporali."
Questo new adult, narrato dal POV di entrambi i protagonisti, si presenta come qualcosa di nuovo, un’invenzione narrativa, ed in parte anche stilistica, fuori dagli schemi comuni, così come ci ha ben abituato a leggere la Harmon. Lungo ma non troppo, dettagliato fino al punto giusto, con una narrazione ben strutturata ed accogliente agl’occhi del lettore, che fa sì che i personaggi risultino reali così come nelle migliori trame classiche.
"Vuoi fare l’amore con me?" "Sì! Ma se fosse solo questo, non mi sentirei tanto male. Non farei tutto quello che sto facendo. Ma voglio te." "Bene (...) Anche io voglio te . Così siamo pari. Infinito più uno fa due, vedi? Io e te."
La trama è insolita, forse anche al limite dell’incredibile, o almeno nella parte iniziale del racconto, ma via via, abitua il lettore ad una storia estremamente coinvolgente e mai piatta, ricca di emozionanti dialoghi. I protagonisti, Bonnie Rae Shelby e Finn Clyde, lei star della musica country e lui ex detenuto in viaggio, si innamorano perdutamente l’una dell’altro; molto diversi tra loro, con storie alle spalle che li hanno resi fragili e forti allo stesso tempo, si ritrovano a conoscersi e a far vivere la loro storia attraverso il viaggio verso Las Vegas, viaggio durato undici intensissimi giorni.
"Allora, io e te che cosa siamo? Che cos’altro siamo? Dimmelo!" "Noi siamo Bonnie e Clyde! Ricercati e non desiderati. Ingabbiati e intrappolati. Siamo persi e siamo soli. Siamo un disastro inestricabile e infinito. Siamo uno sparo nel buio. Siamo due persone che non hanno un posto al mondo, e nessun altro al mondo, eppure all’improvviso a me sembra che questo basti!"
Interessante il parallelismo dei due protagonisti con la coppia di fuorilegge degli anni ’30 Bonnie e Clyde, proprio richiamato dai loro nomi e dall’intreccio della storia. “Infinito+1” è uno di quei libri che non si possono valutare fino ad averne letto anche l’ultima parola, perché talmente ricco di sentimenti che va gustato ed apprezzato dal principio alla fine. La Harmon ha saputo, ancora una volta, toccare i cuori dei lettori, con parole mirate, ma mai scontate, che riescono anche a propinare una sana autoriflessione su chi e che cosa ci circonda, lasciando, infine, un messaggio di speranza.
"Quanto fa infinito più uno?", sussurrò Bonnie, e baciò la bocca seriosa di Finn. E lui rispose con il cuore anziché con la testa. "Dopotutto, non fa infinito. Non fa nemmeno due. Fa uno, Bonnie Rae. Lo hai detto anche tu. Tu e io? Siamo due metà di un intero. Siamo uno."
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