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lunedì 26 febbraio 2018

Recensione: Per Sconfiggerti (Blood Bonds #6) di Chiara Cilli



 I PRIMI CINQUE ROMANZI DELLA SERIE
*Clicca sulle copertine del libro per leggere le mie recensioni

      

           



I remember us, we were a late summer bliss
One of those moments that just slips
But you feel it from your heart to your fingertips...


   Super premessa iniziale, scrivere questa recensione per me è stato difficilissimo… troppe emozioni da poter racchiudere in una manciata di parole, chi mi conosce sa che quando scrivo una recensione, inizio a farlo già nel mentre sto leggendo il libro perché altrimenti temo di perdere sfumature che con i vari copi di scena si vanno perdendo… bene, questo mio modus non mi è mai stato così utile. Se non avessi già iniziato a scrivere e avrei dovuto farlo alla fine del libro, dubito fortemente che ci sarei riuscita. non avrei avuto la lucidità per poter scrivere, troppo ottenebrata da ciò che si è sviluppato... con il cuore troppo carico di emozioni... ma partiamo da dove li avevamo lasciati...


     Può un sentimento morire? Un sentimento che è stato ucciso può risorgere dalle ceneri come un araba fenice? Queste sono le domande che tutti ci siamo posti alla fine della lettura di ‘Per combatterti’ e questo è quello che tutti abbiamo sperato e pregato che accadesse... ma nessuno si sarebbe mai aspettato a cosa stavamo andando incontro...

   Il libro si apre con una Nadyia decisa e convinta di voler vendicare Marc, glielo deve, lo deve a lui, alla sua infinita bontà ed a ciò che li univa, si era decisa ad abbracciare una volta per tutte le tenebre che minacciavano di avvilupparla completamente e porre fine alla crudeltà che la circonda, aveva deciso di obbedire alla Regina ed a uccidere Andrè Lamaze... ed è proprio in quel momento che la vita interviene e fa crollare tutte le sue convinzioni...
   I nostri cuori esultano all'unisono: Nadyia aspetta un figlio da Andrè...

   
    Andrè, da quella tragica notte non è più lo stesso, lo ritroviamo profondamente scosso, completamente distrutto in attesa con una spada di Damocle che pende sulla sua testa, una punizione che aveva voluto spostare su di se, aveva scarificato tutto ciò che aveva, aveva sacrificato il suo Amore, ed ora non ha nulla per cui lottare, nulla a cui aggrapparsi per tentare di sopravvivere al fato, aveva perso l'unica donna che era stata capace di guardarlo nel profondo senza mai aver paura, e di essere stata persino capace di amarlo, colei che aveva sciolto il ghiaccio con il quale era ricoperto il suo cuore, lo scricciolo che gli aveva fatto conoscere cosa è l'Amore. 
    In contrapposizione a lui che come un malato terminale vede l'approssimarsi della sua fine, pronto e consapevole del suo destino, troviamo Henri ed Armand, letteralmente terrorizzati, alle prese con un fratello che non riconoscono, e che molto probabilmente non hanno mai capito sino in fondo, inermi e disarmati dinnanzi ad un Andrè che faticano a comprendere, un uomo maturato, risoluto e radicalmente trasmutato grazie all'Amore per Nadyia


   In un susseguirsi di accadimenti ed emozioni contrastanti, troviamo un Armand solitamente risoluto che inizia a perdere lucidità e getta le basi per una vera e propria guerra di potere. Henri in preda all'ira funesta dinnanzi alla quieta rassegnazione di Andrè, un uomo che già vive come uno spettro e che rischia di perdere l'ultima persona che gli resta al mondo. La Regina Neela (mi viene il voltastomaco solo a nominarla) che inizia già ad assaporare il gusto della vincita del punto messo a segno. Una Ekaterina che mostra un barlume di umanità, ed in tutta questa serie di tumulti emergono loro, nel loro ultimo confronto... ed è così che si sviluppa l'inizio della fine...


     Ho iniziato a leggere questo libro sapendo già a cosa andavo incontro, ne ero cosciente, lo avvertivo, sentivo nettamente in me una vocina che mi sussurrava di non aggrapparmi alla flebile speranza che non sarebbe accaduto, sapevo che era una pietra miliare per il proseguo della storia e che doveva accadere, ma il mio stupido e traditore cuore mi ha ingannata ed a quel filo sottilissimo si è aggrappato con tutte le sue forze... ebbene... quel filo si è spezzato ed ora mi tocca raccoglierne i cocci, mentre annego in un mare di lacrime.

Non è il mio sangue.

Tutto stava rallentando. Tutto era pronto a fermarsi.

Non sentivo più nulla, perché tutto era andato via.



Per ogni cosa c'è il suo momento, 
il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e 
un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

    Ora ditemi voi da dove devo iniziare per poter dire addio al mio personaggio preferito in assoluto di tutta la serie... non posso, non ci riesco e non voglio... ma devo e non è giusto...
     Il mio Andrè, colui che mi ha rapito dalla prima scena in cui è apparso, lo ho sentito da subito, lui mi avrebbe rubato il cuore e così è stato... sapevo che mi avrebbe regalato grandissime emozioni e che il suo cuore di ghiaccio sarebbe stato sciolto regalandoci emozioni che mi avrebbero portato allo strazio per la sua perdita...
    Addio André... un pezzo del mio cuore è rimasto con te e lì con te resterà per sempre, senza di te nulla sarà più lo stesso, addio impavido guerriero, e grazie per averci insegnato che anche un cuore di pietra è capace di amare e di scarificare tutto, anche la propria vita, in nome di quel sentimento chiamato Amore. L'unica consolazione è che un pezzo di te resterà con noi per sempre... piccolo Lamaze ti aspettiamo... attendiamo la tua venuta al mondo per riportare un po' di calore nei nostri cuori...

Quanto ci avete fatto sognare... Addio #Andyia



   Chiara, ora parlo a te, si proprio a te... non parlo a Chiara Cilli persona, non parlo a Chiara amica, parlo a Chiara Cilli scrittrice, a colei che davvero può e deve ritenersi tale, in un mondo in cui scrivi due righe (pure scritte male) e ci si sente in diritto di annoverarsi di quel titolo, con pretesa, con arroganza, con presunzione... parlo alla Chiara tenace che inarrestabile va avanti in quello che crede, alla Chiara che non si ferma davanti a niente, non davanti alle critiche (spesso sterili), non davanti alla cattiveria gratuita della gente, nemmeno davanti alla vita, spesso crudele, che ci strappa dalle mani chi amiamo di più... è a questa Chiara che voglio dire GRAZIE.
    Grazie per tutte le emozioni che regali, grazie per essere capace di creare qualcosa che tocca nel profondo e li si radica, perché se un libro ti porta a piangere e disperarti per giorni interi, allora vuol dire che qualcosa te l'ha trasmessa... e forse... ma dico forse... il nostro affetto per te è la moneta con la quale ti ripaga la vita... GRAZIE!

E ora... Diamo il benvenuto alla trilogia del nostro RE!



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