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giovedì 11 giugno 2015

Recensione: Il fantasma dell'opera di Gaston Leroux



Sinossi
    Un edificio alto venticinque piani, impreziosito da marmi e stucchi che nasconde un labirinto sotterraneo fatto di passaggi segreti, botole, grotte, stanze di tortura e un lago dai riflessi spettrali. E' l'Opéra di Parigi, in superficie luminoso tempio dell'arte e del successo, nel sottosuolo "mondo oscuro e primitivo, spaventevole come una voragine". Il romanzo di Leroux è tutto in questo contrasto, e nel disperato tentativo di Erik, deforme sovrano del regno di tenebra, di attraversare il baratro che lo separa dalla 'normalità' conquistando, con la seduzione della sua voce e l'orrore del suo potere, la giovane cantante Christine, emblema di una inarrivabile bellezza e di una impossibile felicità. Ma per un fantasma è difficile sfuggire all'oscurità.


Punto 23. Un libro scritto più di 100 anni
    Ok, la prima cosa che devo assolutamente dire è che la 'Reading Challenge' si sta rivelando esattamente ciò che mi aspettavo, una sfida verso se stessi ed una ricerca costante, che ti porta a leggere cose che spesso ignori o che altrimenti non avresti letto mai...
  Io scelgo il Fantasma dell'opera, uno dei più grandi capolavori di inizio '900, dal quale sono stati tratti svariati film ed opere teatrali.



   La vicenda, ha inizio con i ricatti di Erik ai nuovi direttori del teatro dell'opera di Parigi, per poter portare Christine a conquistare il ruolo di prima donna in teatro, con l'obiettivo di tenerla con sé per sempre, come sua sposa a cantare la grande opera che sta componendo da tutta la sua intera vita: il "Don Giovanni trionfante".



Christine, piccolo talento della lirica, da sempre innamorata di Raoul, vive nel mito dell'Angelo della Musica, inizialmente inconsapevole che lui sia Erik, il fantasma.




Visconte Raoul de Chagny amico d'infanzia di Christine, la rivede dopo anni e se ne innamora al punto di sfidare il fantasma pur di liberare Christine dalla prigionia cui è costretta da Erik. 




Erik nato con il volto sfigurato, personaggio dalle mille abilità è anche un formidabile costruttore in quanto pare che lui stesso abbia contribuito alla costruzione dell'Opera. I sotterranei, sono la sua dimora dalla quale può vedere e sentire tutto. vive la sua condizione in maniera molto drammatica.



   L'autore suddivide il racconto sostanzialmente in due parti: la prima velata di mistero con il fantasma appena accennato, che fa apparire Christine agli occhi di Raoul, quasi preda della follia, la seconda invece, lascia spazio alla vera storia di Erik, il fantasma, signore delle botole, il genio della musica, talento eccezionale del canto, lo sceneggiatore, il mostro, il reietto della società, un personaggio che racchiude in se un po' di uomo ombra, ed un pizzico di Batman. 


“Ho sentito le sue lacrime colare sulla mia fronte. Erano calde, erano dolci! Le sue lacrime coprivano tutta la mia maschera! Si mescolavano alle mie nei miei occhi, colavano fino alla mia bocca… le sue lacrime su di me! Ho strappato la mia maschera per non perdere una sola delle sue lacrime… e lei non è fuggita! Abbiamo pianto insieme! Signore del cielo, mi avete fatto dono di tutta la felicità di questo mondo!”
   La storia ruota attorno alla sfida tra il fantasma dell'Opera e Raoul de Chagny per la conquista del cuore della bella Christine Daaé, che ricorda la favola de 'La bella e la bestia', per la menomazione di Erik (pare che la bestia sia stata dall'autore scissa in due personalità differenti, Erik e Raoul), ma richiama alla memoria anche i tormenti patiti da Johnatan e Mina per mani del Conte Dracula. 
   Raoul opporrà tutto se stesso ad Erik, lottando con il suo Amore la pietà che naturalmente la bella Christine nutre verso Erik ed il suo immenso dolore, Raul e Christine come Romeo e Giulietta.
   Grande assonanza a Vlad Tepes (di Ford Coppola) viene ripresa nel finale, nella redenzione conclusiva di Erik che lascia i due giovani liberi di vivere il proprio amore.



E quando mi sono avvicinato, più timido di un fanciullo, lei non è fuggita… no…è rimasta… mi ha atteso… mi è parso addirittura, che abbia un po’… oh! Non molto… ma un po’, come una vera fidanzata, teso la fronte… e… l’ho baciata! Io! E lei non è morta! E’ rimasta naturalmente accanto a me, dopo che l’avevo baciata, così… sulla fronte… Ah! Com'è bello baciare qualcuno! 

Che dire... uno di quei capolavori che vanno, senza dubbio alcuno, letti!!!

   la vostra 

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